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Sentieri selvaggi torna al minimalismo, corrente artistica che ha segnato la storia dell’ensemble, a partire dalle intuizioni dei suoi pionieri: dal “processo additivo” di Philip Glass agli happening di Terry Riley e alle illusioni acustiche di Steve Reich. Nei loro lavori della seconda metà degli anni ’60 il materiale musicale è estremamente ridotto, il tempo diventa terreno di sperimentazione e la musica un flusso di energia. A chi ascolta non resta che prestare attenzione, fin nei minimi dettagli, a un apparentemente semplice “gesto” musicale e al suo dispiegarsi nel tempo.

 

PROGRAMMA
Philip Glass
Music in Fifths
Music in similar Motion

Terry Riley
Keyboard Study n° 2

Steve Reich
Phase Patterns
Music for pieces of wood
Four Organs

 

SENTIERI SELVAGGI
Valentina Messa, Giovanni Mancuso, Carlo Boccadoro, Andrea Rebaudengo Organi elettrici
Mirco Ghirardini Maracas

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In collaborazione con Latteria Molloy

Il Teatro Grande è protagonista di un progetto inedito che porta sul palco del Massimo cittadino alcune delle personalità musicali più interessanti della scena indipendente bresciana. Una serata per dare voce ai musicisti del territorio da mesi impossibilitati a esibirsi dal vivo.
Superdownhome, Slick Steve & The Gangsters, Viadellironia, Voodoo Kid, Kick, Listrea saranno i gruppi che andranno a comporre un affresco musicale cittadino.

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La Fondazione Teatro Grande di Brescia e UBI Banca promuovono l’educazione musicale attraverso la quinta edizione del progetto Facciamo la Banda, realizzato con l’Associazione Filarmonica “Isidoro Capitanio” Banda cittadina di Brescia. Facciamo la Banda offre la possibilità a un gruppo di giovanissimi partecipanti di imparare a suonare uno strumento e formare una nuova banda di piccoli musicisti. Nel concerto conclusivo del percorso si esibiranno sul palco del Teatro Grande tutti gli allievi che in questi anni hanno partecipato al progetto.

 


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ALBERTO MARIO BANTI
1848-1914 L’ETÀ DEL NAZIONALISMO

Il prossimo 26 maggio sono state fissate le Elezioni europee. Comunque la si veda e qualunque sia il nostro pensiero di cittadini, si tratta di un appuntamento di storica importanza: forse per la prima volta in modo così esplicito si fronteggeranno schieramenti tra loro molto distanti e questo non sulla base delle ideologie politiche tradizionali, ma sul giudizio che negli ultimi anni è venuto maturando sul “come” e addirittura sul “se” restare in un’Europa così come costruita nel Dopoguerra.

Il ciclo “Le età dell’Europa”, pensato dagli Editori Laterza, individua quattro fasi – ognuna durata decenni –  in cui è possibile suddividere la storia d’Europa degli ultimi due secoli: l’età del nazionalismo, quella che va dai moti del ’48 fino alla Grande Guerra, l’età del totalitarismo che fa i conti col periodo che sta in mezzo e che include le due guerre, l’età del welfare che va dall’immediato dopoguerra fino al crollo del Muro nel 1989, e infine l’età dell’incertezza che arriva fino ai nostri giorni.

Ogni lezione prevede la partecipazione dell’attrice Elena Vanni.

 

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Dopo Turandot e Madama Butterfly, si conclude con Tosca la trilogia dedicata da Kinkaleri alla riscrittura di alcune opere del Maestro toscano per un pubblico dell’infanzia e non solo. La compagnia ancora una volta intraprende una originale operazione di riadattamento e innovazione della messa in scena, un percorso di ricerca espressiva su un patrimonio popolare che ha nel suo rapporto narrativo la potenza dell’evocazione emotiva più diretta e universale. I Love You TOSCA segue le vicende dell’ennesimo, coraggioso e tragico personaggio femminile pucciniano e lo fa attraverso il gioco con lo spazio e le sue mutazioni. Le trasformazioni dei personaggi, a contrasto con la loro sanguigna e cruda realtà, diventano un vero e proprio atto di magia.

Adattamento, regia, coreografia, scene, costumi Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco
Con Yanmei Yang, Marco Mazzoni
Produzione Kinkaleri
In collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana, FTS Fondazione Toscana Spettacolo
Con il sostegno di Regione Toscana, Mibact – Dipartimento dello Spettacolo

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Giovedì 13 e sabato 15 dicembre, va in scena per la Stagione Opera e Balletto il dittico La voix humaine di Francis Poulenc e Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. La prima de La voix humaine ebbe luogo il 6 febbraio 1959 all’Opéra Comique di Parigi e a Brescia è stata rappresentata una sola volta nel 2009. Cavalleria Rusticana ha debuttato per la prima volta il 21 maggio 1892 al Teatro Dal Verme di Milano e al Grande torna dopo 15 anni di assenza. L’allestimento – coprodotto dai Teatri di OperaLombardia insieme a Fondazione Haydn di Bolzano e Trento – è una ripresa della produzione firmata da Emma Dante per il Teatro Comunale di Bologna: due atti unici in cui la celebre regista siciliana affronta due modi differenti di intendere l’amore e scoprire i confini tra la ragione e la perdita del senno, concentrando nelle protagoniste il dolore dell’abbandono e la motivazione della tragedia. L’allestimento comprende le scene di Carmine Maringola, i costumi di Vanessa Sannino e le luci di Cristian Zucaro. La direzione d’orchestra è affidata alla bacchetta di Francesco Cilluffo, direttore giovane ma di chiara fama. Il cast vede come interpreti principali Teresa Romano e Angelo Villari – rispettivamente nei ruoli di Santuzza e Turiddu in Cavalleria Rusticana – e la straordinaria voce di Anna Caterina Antonacci alla quale è affidato l’unico ruolo di La voix humaine. Sul palco, nella seconda parte, anche Giovanna Lanza (Lucia), Mansoo Kim (Alfio) e Francesca Di Sauro (Lola).

 

PROGETTO OPEN

Il dittico, come tutti i titoli della Stagione Opera e Balletto 2018, è uno spettacolo accessibile a non udenti e non vedenti grazie al progetto OPEN che riserva alcuni posti sulle rappresentazioni, offrendo anche l’ausilio dei sopratitoli, delle audiodescrizioni e dello speciale sistema Mobile Connect di Sennheiser per l’amplificazione del suono. Per maggiori informazioni e modalità di adesione al progetto OPEN, inviare una mail a accessibilita@teatrogrande.it.

Di seguito è possibile ascoltare tre audio descrizioni che introducono all’ascolto delle opere. Segue la traduzione in italiano dell’opera La voix humaine.

INTRODUZIONE GENERALE

 

LA VOIX HUMAINE

 

CAVALLERIA RUSTICANA

 

CLICCA QUI PER SCARICARE LA TRADUZIONE IN ITALIANO DI LA VOIX HUMAINE 

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La Maratona

Per la prima volta al Teatro Grande lo scrittore Alessandro Baricco dà avvio ad un racconto orale con cui traccia degli itinerari della mente. L’avventura, pensata per riempire di parole lo spazio teatrale, acquisisce il nome della città in cui ha debuttato in occasione del Festival della Letteratura: Mantova.

Il ciclo mentale che viene a formarsi si dirama in più direzioni, toccando temi annosi e allo stesso tempo cari all’umanità. Ci si occupa di verità, narrazione e felicità.

A Brescia le Mantova Lectures si articolano in una sola giornata, in un format speciale, La Maratona, una esperienza performativa unica ed entusiasmante.

PROGRAMMA:

Ore 11.00
LA MAPPA DELLA METROPOLITANA DI LONDRA. Sulla verità.

Ore 16.00
ALESSANDRO MAGNO. Sulla narrazione

Ore 20.00
LA “DEPOSIZIONE” DI VAN DER WEYDEN. Sulla felicità.

Lo spettacolo si inserisce nell’iniziativa Il Teatro Grande per Scuole e Università: Scarica l’informativa con la promozione riservata agli studenti universitari e alle classi delle Scuole secondarie di primo e secondo grado.