Attraverso il corridoio trasversale della vecchia ed originaria biglietteria principale, racchiuso fra enormi serramenti vetrati del primo Ottocento, si entra nell’interessante “Antisala delle statue”, sala che precede una successiva, naturalmente superiore per importanza.
Questo ambiente fu determinato definitivamente nel 1862 dopo numerose modifiche. L’aspetto attuale della sala è costituito da un peristilio con colonne lisce stuccate e capitelli ionici e da quattro pilastri angolari che sorreggono un sistema architravato con balaustra sormontato da 16 statue in gesso e tela gessata opera di Giuseppe Luzziardi.
Fino al 2022 la Sala delle Statue era coperta da una grande volta del XVIII secolo facente parte dell’assetto originale realizzato da Girolamo Magnani: la campagna di restauro intrapresa nel 2022 ha permesso di riportare alla luce l’antica decorazione settecentesca a cassettoni che copre la volta di questo primo ambiente dell’edificio, tornata ad essere visibile dopo oltre 150 anni dalla sua copertura. Sopra la balaustra si evidenziano le statue, in gesso e tela, opera di Giuseppe Luzziardi; nei riquadri centrali sono collocati due busti bronzei, a destra Gerolamo Rovetta, drammaturgo e romanziere bresciano, a sinistra Giuseppe Verdi. Molto più recente è la posa del terzo busto di bronzo, raffigurante il gran maestro e pianista bresciano Arturo Benedetti Michelangeli, avvenuta il 12 giugno 2002, in occasione del settimo anniversario della morte dell’artista. La scultura è opera del maestro Gian Pietro Moretti.