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Il concerto deve il titolo al brano per pianoforte a quattro mani composto da Rossano Pinelli per l’occasione. Nôtre-Dame de le Babenzele allude a due principali fonti di ispirazione: la musica della scuola di Nôtre-Dame e quella dei Pigmei Aka. L’attribuzione del titolo a tutta la serata mette così in luce la sintesi perseguita dal compositore bresciano lungo la sua produzione. Anche gli altri brani in programma, infatti, pur convergendo nella ricerca di un linguaggio unitario, rivelano l’apertura verso molteplici suggestioni: dal jazz alla musica d’avanguardia, dal progressive rock al minimalismo, dalla musica etnica alla musica medioevale, senza dimenticare la plurisecolare tradizione della musica colta occidentale.

PROGRAMMA
Rossano Pinelli
Tango, versione per pianoforte a 4 mani (prima esecuzione assoluta)
A per pianoforte solo
Fluid per pianoforte solo

Salvatore Sciarrino
Dita unite a 4 mani per pianoforte a 4 mani

Rossano Pinelli
Zenit per pianoforte solo
Waves per pianoforte solo
Švejk Studio, versione per pianoforte a 4 mani (prima esecuzione assoluta)
Colours per pianoforte solo
Electric Sheep per pianoforte solo
Wallpaper Studio per pianoforte solo

Frank Zappa
Igor’s Boogie per pianoforte a 4 mani
Sleep Dirt, per pianoforte a 4 mani (trascrizione di Giovanni Mancuso)

Rossano Pinelli
Nôtre-Dame de le Babenzele per pianoforte a 4 mani (prima esecuzione assoluta)

Giovanni Mancuso e Andrea Rebaudengo Pianoforte

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In collaborazione con Settimane Barocche di Brescia

L’Accademia dell’Annunciata e il coro Ars cantica propongono un affascinante viaggio attraverso la grande musica barocca tedesca e italiana. Due mondi che, pur apparentemente lontani, si sono influenzati vicendevolmente.

 

PROGRAMMA

Johann Sebastian Bach
Jauchzet Gott in allen Landen BWV 51
Cantata per Soprano, Tromba, archi e basso continuo

Nach Dir, Herr, Verlanget, Mich BWV 150
Cantata per Soli, Coro, orchestra e basso continuo

***

Giuseppe Sammartini
Concerto grosso in Sol minore Op5 n.6
In forma di Pastorale per il Santissimo Natale per archi e basso continuo

Baldassarre Galuppi
Magnificat in Sol maggiore
Per soprano solo, Coro, Archi e basso continuo

 

ACCADEMIA DELL’ANNUNCIATA
Con strumenti originali
Carlo Lazzaroni, Lavinia Soncini, Artem Dzeganowsky, Joanna Crosetto Violini I
Angelo Calvo, Cristiana Franco, Pier Francesco Pelà, Valentina Matiussi Violini II
Archimede De Martini, Aurelia Capaccio Viole
Marcello Scandelli, Paolo Beschi Violoncelli
Paolo Bogno Violone
Michele Fattori Fagotto
Franz Silvestri Organo

Gabriele Cassone Tromba Naturale
Giulia Bolcato Soprano

GRUPPO VOCALE ARS CANTICA
Marco Berrini Direttore

Riccardo Doni Cembalo e Direzione

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Il Teatro Grande di Brescia sarà capofila di un titolo tra i più preziosi del repertorio italiano: La Fanciulla del West, opera composta da Giacomo Puccini nel 1910 per il Metropolitan di New York, diretta in quell’occasione da Arturo Toscanini e accolta con un successo clamoroso dal pubblico. A Brescia la Fanciulla pucciniana non si rappresenta dal 1978. L’opera debutterà al Teatro Grande venerdì 24 settembre, con replica domenica 26 settembre e con una Anteprima studenti il 22 settembre alle 18.00 che sarà dedicata a ragazze e ragazzi che vorranno liberamente partecipare allo spettacolo.

La Fanciulla del West è sicuramente uno tra i titoli più affascinanti del melodramma del Novecento, linea di confine tra opera lirica e colonna sonora di quel nuovo mezzo artistico che stava nascendo: il cinema. Sono proprio la voglia di innovazione, la curiosità per l’esotismo, il momento di grande irrequietezza che stava vivendo il compositore di Lucca, a fare da contesto alla creazione di questo capolavoro del Teatro d’opera del secolo scorso, un capolavoro che prende spunto dal dramma di David Belasco The Girl of the Golden West. Nel cast alcune tra le voci più interessanti del panorama lirico contemporaneo: Rebeka Lokar (Minnie), Angelo Villari (Dick Johnson) e Devid Cecconi (Jack Rance). Completano la locandina Andrea Concetti nel ruolo di Ashby, Didier Pieri (Nick il barista), Valdis Jansons (Sonora), Marco Miglietta, Federico Cavarzan, Ramiro Maturana, Antonio Mandrillo, Giuseppe Raimondo, Matteo Loi, Maurizio Lo Piccolo (i minatori), Gaetano Triscari (Billy Jackrabbit), Candida Guida (Wowkle), Alessio Verna (Wallace), Marco Tomasoni (Castro), Alessandro Mundula (Un postiglione). I numerosi ruoli previsti dalla partitura – che necessitano di una caratterizzazione forte e precisa e una preparazione rigorosa nelle loro parti – verranno affiancati da 24 artisti del coro uomini di OperaLombardia, a completare un quadro di interpreti di livello per questa nuova produzione. Sul podio, alla guida dell’Orchestra de I Pomeriggi Musicali, il talento lucchese Valerio Galli, tra gli esecutori e interpreti contemporanei pucciniani più apprezzati e che a Brescia ha già diretto Tosca nel 2018. La regia è di Andrea Cigni che per il circuito OperaLombardia ha firmato riusciti allestimenti tra cui Roméo et Juliette nel 2011 e Tosca nel 2018, affiancato per le scene da Dario Gessati, per i costumi da Tommaso Lagattolla e per le luci da Fiammetta Baldiserri.

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MARIA GIUSEPPINA MUZZARELLI. Caterina da Siena, il potere di una madre non madre

Si nega il cibo fino allo sfinimento per non subire la volontà altrui. Parla con i potenti, financo col Papa, quando la prerogativa femminile era il silenzio. Si sposta nel mondo quando le sue sorelle restano recluse. Comanda, suggerisce, motiva, restando spesso in seconda linea, a tratti quasi annullandosi. Una donna che perfettamente combina la capacità di essere al tempo stesso dentro e fuori gli schemi della società del suo tempo.

Maria Giuseppina Muzzarelli insegna Storia medievale e Storia delle città all’Università di Bologna.


Il potere è ambivalente. Ha associato o diviso gli uomini, si è sposato con la giustizia o si è manifestato nel modo più brutale. Nelle forme più diverse ha attraversato la storia, incarnandosi in un ristretto numero di persone che sono divenute simboli destinati a proiettarsi nei secoli. Nel passato, come oggi, il potere non si personifica soltanto nelle azioni di scaltri simulatori, trascinatori di folle, dittatori feroci: sono molteplici i suoi volti e gli strumenti per esercitarlo. Quattro grandi storici ci raccontano cosa è avvenuto nel mutare dei secoli.

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La Stagione d’Opera si dedica come sempre anche ai più piccoli: nei giorni 9 e 10 ottobre si svolgeranno le tre recite per le famiglie del progetto Opera Domani che quest’anno porterà in scena Rigoletto. I misteri del Teatro, un adattamento del celebre capolavoro verdiano.

RIGOLETTO. I MISTERI DEL TEATRO
Tratto da Rigoletto
Musica di Giuseppe Verdi
Libretto di Francesco Maria Piave
Adattamento musicale e drammaturgico a cura di As.Li.Co.
Direttore Cesare Della Sciucca
Regia Manuel Renga
Scene e costumi Aurelio Colombo
Orchestra 1813
Nuovo allestimento
Produzione As.Li.Co.
In coproduzione con Bregenzer Festspiele

Opera domani – XXIV edizione (dai 6 ai 13 anni)

Rigoletto. I misteri del teatro vuole raccontare che attraverso il medium del teatro si può creare la magia, si possono raccontare storie meravigliose e pericolose, si può creare l’amore, la guerra, la tempesta, anche solo con un lampo di luce, così come una lucciola appare luminosa, tutto d’un tratto nel buio del bosco.

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Secondo appuntamento con l’opera, in scena nei giorni 15 e 17 ottobre, sarà quello con Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini che non si rappresenta a Brescia dal 2011. La celebre opera buffa di Rossini è sicuramente tra le opere più amate: nei due secoli trascorsi dalla sua prima messa in scena, Il Barbiere di Siviglia ha conquistato le platee di tutto il mondo e si è prestato alle più diverse contestualizzazioni senza perdere negli anni la straordinaria verve comica che lo contraddistingue. Regia, scene e costumi del nuovo allestimento saranno affidati a Ivan Stefanutti, affermato regista d’opera italiano che spazia dal grande repertorio ai titoli meno frequenti, sino all’opera contemporanea. Il Maestro Jacopo Rivani, già assistente del Maestro Zedda per la produzione de Il Barbiere di Siviglia in occasione del bicentenario della composizione a Pesaro, coordinerà musicisti e cantanti sulle note della partitura rossiniana. Le luci saranno curate dalla light designer Fiammetta Baldiserri. Il cast artistico – composto da alcuni dei vincitori del 71° Concorso As.Li.Co. per Giovani Cantanti Lirici d’Europa – vedrà nel ruolo del protagonista Gianni Luca Giuga e al suo fianco Chiara Tirotta (Rosina), Matteo Roma (Conte), Enrico Maria Marabelli (Bartolo), Alberto Comes (Basilio), Pierpaolo Martella (Fiorello), Tiberia Monica Naghi (Berta), Federico Pinna (Ambrogio) e Pietro Miedico (Ufficiale).

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In collaborazione con Settimane Barocche di Brescia

Prendendo come ispirazione le opere vocali e strumentali di compositori italiani della fine del XVI e dell’inizio del XVII secolo come de Wert, Caccini, Kapsberger, Frescobaldi e d’India, l’ensemble Concerto di Margherita presenta una favola di un amante archetipico, colto, come Amaryllis in La commedia di Guarini, in un gioco crudele di Blind Man’s Bluff. I musicisti suonano e cantano contemporaneamente durante tutto il concerto, accompagnando il pubblico sul sentiero dell’amante: nato nell’innocenza arcadica, accecato e deluso dall’amore, perso e disorientato nel buio e confortato nell’oscurità.

 

ENSEMBLE CONCERTO DI MARGHERITA
Francesca Benetti tiorba, chitarra barocca, voce
Tanja Vogrin arpa, voce
Giovanna Baviera viola da gamba, voce
Ricardo Leitão Pedro tiorba, chitarra barocca, liuto, voce
Rui Stäehelin tiorba, liuto, voce

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MICHELE CILIBERTO. Machiavelli, il potere della parola e delle armi

Sulla scena dell’azione politica l’uomo di potere deve essere capace di far leva anche sull’ambizione e sulle debolezze dei suoi interlocutori, destreggiandosi con abilità e astuzia nei momenti favorevoli come negli improvvisi rovesci della fortuna. Per il raggiungimento dei propri fini, la forza della parola di certo non è meno importante di quella delle armi. Un messaggio che, se già ci viene dalla retorica classica e umanistica, a maggior ragione risulta attualissimo oggi, nell’epoca della comunicazione.

Michele Ciliberto è presidente dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento e socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, insegna Storia della filosofia moderna e contemporanea alla Scuola Normale Superiore.


Il potere è ambivalente. Ha associato o diviso gli uomini, si è sposato con la giustizia o si è manifestato nel modo più brutale. Nelle forme più diverse ha attraversato la storia, incarnandosi in un ristretto numero di persone che sono divenute simboli destinati a proiettarsi nei secoli. Nel passato, come oggi, il potere non si personifica soltanto nelle azioni di scaltri simulatori, trascinatori di folle, dittatori feroci: sono molteplici i suoi volti e gli strumenti per esercitarlo. Quattro grandi storici ci raccontano cosa è avvenuto nel mutare dei secoli.

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In collaborazione con Casa della Memoria e Conservatorio Luca Marenzio di Brescia

La Fondazione del Teatro Grande inserisce in cartellone la riprogrammazione del concerto per il Giorno della Memoria 2020 che a causa della pandemia non si era potuto svolgere. Realizzato in collaborazione con il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia e con Casa della Memoria, l’evento sarà offerto gratuitamente alla Città e vedrà protagonista l’Orchestra STU.D.I.O. del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia diretta dal Maestro Pier Carlo Orizio. Il progetto STU.D.I.O. nasce come un laboratorio/bottega di pratica professionale orchestrale in cui insegnanti e studenti si esibiscono fianco a fianco.

PROGRAMMA
FRANZ LISZT
DANTE-SYMPHONIE PER ORCHESTRA E CORO FEMMINILE S109

 

Coro femminile del Conservatorio
Silvio Baracco Maestro del coro

 

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La Natura delle cose di Virgilio Sieni è ispirato al De rerum natura di Lucrezio e incontra lo spirito e gli intenti del filosofo latino, riflettendo sull’oggi: la danza, partendo dalla costruzione coreografica e dalla riflessione sul movimento del corpo nella scena, arriva a definire una poesia fisica che richiama uno sguardo pronto ad aprirsi su accadimenti estremi e impressionanti, che sfuggono al dominio della razionalità.
Lo spettacolo si avvale per la drammaturgia della prestigiosa collaborazione di Giorgio Agamben – tra i più importanti e originali filosofi del nostro tempo – e per le musiche del compositore Francesco Giomi, oltre alla collaborazione con Nada per i testi registrati che accompagnano lo spettacolo.

Dal De rerum natura di Lucrezio
Regia, coreografia, scene Virgilio Sieni
Collaborazione alla drammaturgia e traduzioni Giorgio Agamben
Con Ramona Caia, Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo
Musiche originali Francesco Giomi
Voce Nada Malanima
Costumi Geraldine Tayar ed Elena Bianchini
Strutture gonfiabili Fly In Balloons s.r.l.
Maschere animali Chiara Occhini
Prosthesis e consulenza meccanismi, automazioni Giovanna Amoroso e Istvan Zimmermann-Plastikart
Si ringrazia Tempo Reale Firenze