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Ciclo di incontri con alcuni dei protagonisti del panorama culturale e scientifico italiano e bresciano per ragionare sul futuro, discutere e riflettere sui nuovi scenari della società contemporanea ed esplorare le novità della scena editoriale italiana.

SABATO 9 NOVEMBRE h18.00
SABATO 30 NOVEMBRE h18.00
SABATO 14 DICEMBRE h18.00

 

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INCONTRI PRECEDENTI

6 OTTOBRE 2012 – STEFANO BAIA CURIONI – I MERCANTI DELL’OPERA
Modera Luigi Fertonani
Come i Ricordi hanno trasformato la scena musicale dell’Ottocento, per il modo in cui hanno inteso il mestiere di editore, per le battaglie che hanno scelto di combattere, per le loro vittorie e per la dimensione eclatante delle loro sconfitte.

DOMENICA 25 NOVEMBRE 2012 h18 – NADA MALANIMA – LA GRANDE CASA
Modera Luca Degli’Innocenti
Una grande casa. Tre donne indimenticabili. Una storia di passioni raccontata da un’artista della scena musicale italiana.

SABATO 1 DICEMBRE 2012 h18 – IVAN COTRONEO – LE MIGLIORI BATTUTE DI TUTTI PAZZI PER AMORE
Modera Davide Tortorella
L’autore della serie televisiva più amata degli ultimi anni ci offre una raccolta di battute e dialoghi da commedia che diventa un sillabario per affrontare la vita.

VENERDI’ 14 DICEMBRE 2012 h17.30 – STEFANO BENNI – DI TUTTE LE RICCHEZZE
Modera Claudio Baroni
“Tutti applaudivano, ma noi stavamo fermi come due uccelli su un ramo, aspettando.” Il nuovo Benni nel suo ultimo romanzo già alla seconda ristampa.

SABATO 22 DICEMBRE 2012 h18 – GIULIO GIORELLO – IL TRADIMENTO
Modera Nino Dolfo
La dimensione epica del tradimento, come sfida a Dio e agli uomini insieme, intreccio indissolubile di malafede e di orgoglio, di crudeltà e di invidia.

 

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Il critico americano Jon Pareles (The New York Times), dopo aver visto per la prima volta un “solo” di Gil, scrisse “… da solo sul palco alla Carnegie Hall un martedì notte, Gilberto Gil aveva una band fantasma nella sua voce e nelle sue dita”.

È rara la possibilità di ascoltare in “solo” Gilberto Gil, uno dei più grandi cantautori del mondo, creatore, con Caetano Veloso, del Tropicalismo. Per lui, la musica è sociale: sul palco è unico musicista, ma metaforicamente lo circondano le sue idee e le diverse interazioni che la sua musica crea con gli amanti, con Dio, con il Brasile, con il mondo e anche con il pubblico, che più volte lui stesso invita a quello che è lo scambio sociale più piacevole, il cantare insieme.

La sua è una carriera eccezionale: ha ottenuto dodici dischi d’oro, cinque dischi di platino, due “Grammy Award”, due “Latin Grammy Award” e i suoi album hanno venduto più di cinque milioni di copie.

Lontano dal trambusto delle grandi produzioni, Gilberto Gil oggi scandaglia la sua lunga e ricca carriera, suonando e raccontando le canzoni che sono state immortalate nell’immaginario collettivo del Brasile.

Una performance straordinaria in esclusiva italiana.

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L’Ensemble del Teatro Grande, coordinato artisticamente da Sandro Laffranchini, nasce nel 2012 per volonta della Fondazione del Teatro Grande di Brescia. Il progetto dell’Ensemble mira a portare sul territorio bresciano alcuni tra i piu prestigiosi musicisti del panorama italiano riuniti in una formazione da camera flessibile che possa prevedere anche la partecipazione di giovani artisti emergenti. L’Ensemble del Teatro Grande vuole affermarsi come una tra le formazioni più poliedriche del contesto musicale italiano e si caratterizza per la ricerca del bel suono, il fraseggio fluido e fantasioso inseriti in un contesto di pulizia formale.

Innovazione e tradizione si sintetizzano in un’interpretazione matura “a tutto tondo”, unanimamente riconosciuta dalla stampa, dagli addetti ai lavori e dal pubblico.

17 NOVEMBRE 2013
SALONE DELLE SCENOGRAFIE DEL TEATRO GRANDE
Ensemble del Teatro Grande
Emanuele Segre, chitarra

Francesco Senese, primo violino
Michele Torresetti, secondo violino
Alfredo Zamarra, viola
Sandro Laffranchini, violoncello

A. Vivaldi Concerto in re maggiore per chitarra e archi F XII n.15
F.J. Haydn Quartetto in re maggiore Hob:III: 8 per chitarra e archi
R. Gnattali Sonata per violoncello e chitarra
L. Boccherini Quintetto in re maggiore per chitarra e archi G 448 “Fandango”

 

 

20 OTTOBRE 2013
SALONE DELLE SCENOGRAFIE DEL TEATRO GRANDE
Ensemble del Teatro Grande
Marco Zoni, flauto
Laura Marzadori, violino
Alfredo Zamarra, viola
Sandro Laffranchini, violoncello

L. Giannella Quartetto n.1 in Sol maggiore
F. Margola Tre Movimenti
L. Giannella Quartetto n. 4 in Sol maggiore
F. Margola Quartetto n.7
A. Roussel Trio op.40 per flauto, viola e violoncello
W.A.Mozart Quartetto in re magg. KV285

 

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26 OTTOBRE ore 21.00 – RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
ATALANTA FUGIENS ENSEMBLE – VANNI MORETTO direttore
LA TEMPESTA IN SALOTTO
Ouverture, Sinfonie e Sonate nei salotti milanesi degli anni cinquanta del Settecento.

26 NOVEMBRE ore 21.00 – RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
PAOLO BESCHI violoncello
ROSANNA PRESSATO pittrice
DIPINGERE BACH
Immagine e suono

15 NOVEMBRE ore 21.00 – SALA GRANDE
ACCADEMIA D’ARCADIA & ANAGOOR
ET MANCHI PIETA
Ispirato all’opera di Artemisia Gentileschi, Et manchi pietà è un lavoro che sposa l’arte, la performance video e la musica antica. Un progetto dell’ensemble di musica antica Accademia d’Arcadia che suona strumenti originali e di Anagoor, compagnia vincitrice del Premio Hystrio – Castel Dei Mondi 2013

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Dopo il grande successo della prima edizione dello scorso anno, che ha portato il melodramma tra le vie della città, torna l’iniziativa della Festa dell’Opera che anche quest’anno invaderà Brescia coinvolgendo decine di migliaia di persone in un percorso affascinante e suggestivo che avrà luogo, dal mattino a notte inoltrata, sabato 21 settembre. L’edizione 2013 sarà dedicata a Giuseppe Verdi nell’anno in cui si festeggiano i 200 anni dalla nascita. Un progetto di ampio respiro che ha come fine primario la promozione della cultura dell’opera, ma con cui si vuole anche “fare festa”, aprire l’Opera a tutti e portare il fascino del melodramma tra le vie della Città a diretto contatto con il “suo” pubblico e con un pubblico nuovo, curioso di scoprire l’opera e i suoi retroscena.

L’iniziativa integrerà la promozione culturale con la valorizzazione e la fruizione del patrimonio storico-artistico: saranno coinvolti i luoghi simbolo della storia della città per far conoscere lo straordinario patrimonio di Brescia che ha recentemente acquisito il riconoscimento Unesco. La Festa dell’Opera arriverà anche nei luoghi di vita quotidiana, portando i colori e i suoni di questa giornata non solo negli spazi “noti” e “deputati”, ma anche nelle periferie, in metropolitana, in ospedale, in carcere, nelle fabbriche, nei vicoli, nelle strade, nelle piazze e persino, per chi lo vorrà, nelle case delle famiglie. Interessanti anche le numerose connessioni tra la musica e il cibo. In linea con i grandi appuntamenti popolari europei, anche la Festa dell’Opera sarà animata da numerosi eventi a sorpresa che durante tutta la giornata proietteranno gli spettatori in divertenti e surreali momenti di intrattenimento.

Con questa Festa l’Opera diventa strumento e missione, evento sociale e socializzante, integrazione e contaminazione fra stili, arti e persone.

Tutti gli eventi della Festa dell’Opera sono a partecipazione gratuita. Per l’ampio respiro colto e popolare e per l’unicità sul territorio nazionale di questo evento, la Festa dell’Opera ha ricevuto il patrocinio di EXPO 2015. In occasione di questo grande evento cittadino la metropolitana di Brescia estenderà il consueto orario di servizio oltre la normale chiusura.

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Dopo l’anteprima dell’autunno 2012, arriva la prima edizione del FAM Festival degli Archivi Musicali, il nuovo festival della Fondazione Teatro Grande di Brescia dedicato all’ascolto e alla visione del materiale d’archivio dei più grandi produttori mondiali di musica colta. Un progetto sulla memoria ma anche sul futuro. Un’opportunità unica per tutti, ma soprattutto per le nuove generazioni, di poter (ri)ascoltare e (ri)vedere inediti, rarità, storiche esecuzioni, interviste di alcuni dei più grandi musicisti del secolo scorso.

La prima edizione del Festival degli Archivi Musicali FAM è dedicata a Giuseppe Verdi, in occasione delle celebrazioni relative ai 200 anni dalla nascita.

Scopo del FAM è quello di portare a conoscenza del pubblico e degli addetti ai lavori i tesori contenuti negli archivi musicali, sia per quello che riguarda i supporti sonori (audio e video) che per gli spartiti e le testimonianze iconografiche. Ecco perché al FAM parteciperanno da un lato i produttori di musica, quali emittenti radiotelevisive, case discografiche, teatri, dall’altro conservatori e istituti pubblici il cui scopo è la tutela e valorizzazione del patrimonio musicale. Ospite d’eccezione dell’edizione 2013 è l’Istituto di Studi Verdiani.

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In uno spazio scenico interamente vuoto, Ohad Naharin (ri)compone con Deca Dance uno dei suoi innumerevoli patchwork: una sorta di rimontaggio di singoli estratti da alcuni dei suoi lavori, riassemblati qui secondo un nuovo ordine (soggetto a variazioni e integrazioni di sera in sera) capace di testimoniare la ricchezza di un creatore e il repertorio di una compagnia fantastica che hanno ormai attraversato con pieno riconoscimento il globo.

In Deca Dance e la capacita di focalizzare e riorientare che eccita l’occhio: l’attenzione dello spettatore salta dalle grandi scene d’insieme che si muovono all’unisono fino allo spasmo di un dito. Questa e la danza che non rievoca una narrazione esterna, non racconta una particolare storia, ma parla con energica esuberanza della meraviglia e della gioia della danza stessa.

Batsheva Ensemble e la compagnia giovanile della celebre Bathseva Dance Company, diretta da Ohad Naharin, che ha recentemente ricevuto al Teatro Grande il prestigioso Premio Danza&Danza 2012.

… COINVOLGENTE E STRAORDINARIO.
(The Washington Post)

… UN ESUBERANTE CALEIDOSCOPIO
DI COLORI, MOVIMENTI E FORME.
(The Guardian)

 

DECA DANCE
Coreografia e Direttore artistico Ohad Naharin
Direttore artistico associato Adi Salant
Costumi Rakefet Levy
Luci Avi Yona Bueno, Ohad Naharin
Tournée supportata in parte dalla Harkness Foundation for dance

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Nello spettacolo Un Flauto Magico, il celebre regista del teatro internazionale Peter Brook, insieme con Franck Krawczyk e Marie-Hélène Estienne, ha liberamente adattato il libretto di Emanuel Schikaneder trasformando quest’opera in un poetico souvenir, una rilettura che consente agli artisti – allo stesso tempo cantanti e attori – di mettere in scena la più sottile sfumatura delle vibrazioni del linguaggio di Mozart.

“Questo Flauto – spiega Brook – sarà lontano da quello che normalmente ci aspettiamo di vedere quando andiamo all’opera. La ‘collezione’ abituale di effetti scenici, il simbolismo usualmente legato a quest’opera, non faranno parte del viaggio. Al loro posto il pubblico potrà trovare un Mozart eternamente giovane, circondato da giovani cantanti di talento, pronti a improvvisare, a esplorare nuovi colori, nuove forme. Un Flauto leggero ed effervescente, in cui la vicinanza dell’azione scenica permetterà allo spettatore di entrare nella magia e nella tenerezza dell’opera.”

 

“Il risultato è così poetico che a tratti toglie il fiato, con una comicità così precisa da essere esilarante, con una scrittura drammaturgica così giusta che è la quintessenza stessa del teatro di Mozart. Giù il cappello, Monsieur Brook. Possiate vivere a lungo!” (Le Monde)

“assolutamente affascinante” (The Independent)

 

UN FLAUTO MAGICO
da Wolfgang  Amadeus  Mozart
liberamente adattatato da Peter Brook, Franck Krawczyk, Marie-Hélène Estienne
regia di Peter Brook
Spettacolo con sovratitoli in italiano

 

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La cultura popolare e la protesta politica sono la sorgente dell’impurità musicale e performativa di Frederic Rzewski. Il ciclo di 36 variazioni sul tema di “El pueblo unido” ne affronta la melodia da punti di vista molto diversi, con stili e gestualità che sembrano ripercorrere e proseguire la storia della variazione pianistica. Virtuosismo, improvvisazione e coup de théâtre sono gli ingredienti necessari a rivivere la storia delle grandi rivoluzioni, il cui fascino passa anche per una lunga e totale immersione esecutiva.

Andrea Rebaudengo pianoforte

 

Andrea Rebaudengo è nato a Pesaro nel 1972 e ha studiato a Milano. Musicista dall’attività poliedrica, affianca alla carriera solistica un’intensa collaborazione con la cantante Cristina Zavalloni e l’ensemble Sentieri selvaggi diretto da Carlo Boccadoro. Ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara  nel 1998, il terzo premio al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau nel 2000 e al Premio Venezia 1993. Ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane e viene spesso invitato in progetti che lo coinvolgono anche come musicista jazz e improvvisatore. È il pianista dell’ensemble Sentieri Selvaggi e dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia. Si è esibito nelle più prestigiose Sale da concerto e in rinomati festival internazionali.

 

UN PROGETTO DI  SENTIERI SELVAGGI

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Due grandi interpreti del cinema e del teatro italiano – Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni – accompagnati dal talento musicale di Rodolfo Rossi, restituiscono voci e suoni al capolavoro senza tempo di Antoine de Saint-Exupéry.

Misterioso e lunare, il Piccolo Principe è un affascinante rompicapo che ipnotizza da settant’anni adulti e bambini di ogni latitudine. Poniamoci in ascolto del suo mistero, consapevoli che solo l’infanzia è in grado di svelare e rivelare “ciò che è invisibile agli occhi”.

 

 IL PICCOLO PRINCIPE IN CONCERTO
da Antoine de Saint-Exupéry
un’idea di Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco
suoni di scena Rodolfo Rossi
disegno luci Cesare Accetta